• Cucina bresciana casalinga

  • Una storia di famiglia e sacrificio

    Una casa tra le prime nate a Marmentino, il cui nucleo principale vanta più di mille anni, è stata convento di religiosi, abitazione e chissà che altro.

    La storia vera e propria di Ca' de Coste comincia però a metà dell'Ottocento, quando Battista Borghetti (detto zio "Custì"), diventato facoltoso commerciante e proprietario terriero, acquista questa grande casa situata nel mezzo della frazione di Ombriano.

    Battista aveva una sola figlia che, nonostante la forte opposizione del padre, decide di prendere i voti e diventare suora.

    Il destino vuole però che il fratello di Battista muoia molto giovane con a carico una schiera di figli minorenni e che lo zio "Custì", con un grande patrimonio e senza eredi, decida di adottarli tutti.

    Alla sua morte, i nipoti si divisero una grande fortuna, permettendo anche di elargire una cospicua dote alle sorelle, ma una nuova difficoltà si nascondeva dietro l'angolo: i vizi e le abitudini dispendiose di uno dei fratelli ereditieri, Pietro Borghetti, detto zio "Lustrinì" (dal dialetto "lustrà" che significa "ripulire", "lucidare").

    Il gioco d'azzardo, l'alcolismo, la prostituzione, spinsero lo zio "Lustrinì" a trasferirsi a Brescia, nella zona del Carmine, a dilapidare la sua parte di eredità e a contrarre numerosi debiti che verranno poi saldati da alcuni dei fratelli. Il successivo ricovero dello zio all'istituto psichiatrico in via Pilastroni a Brescia per circa due anni costrinse i fratelli che ancora si preoccupavano per lui a pagare ben 100 lire per ogni giorno di ricovero, cifra allora considerata astronomica (la sanità pubblica a quel tempo ancora non esisteva) - questo li obbligò a vendere molte delle proprietà e dei terreni ereditate dallo zio "Custì". La casa che ospita Osteria Ca' de Coste rimane oggi uno dei pochi baluardi del ricco passato della famiglia dei "Coste", rimasta in eredità a due dei nipoti di Battista, Gaetano (detto "Brogna") e Battista (detto "Moro") , che si caricarono sulle spalle i debiti dello zio "Lustrinì" insieme a una delle sorelle (Giacomina), finendo così la loro vita in semi-povertà, sostenuti dai figli.

    La genesi dell'Osteria

    Nel 2003 Francesco (Franchì) Borghetti, figlio di Battista ("Moro") , muore lasciando la sua metà della casa al figlio Marco (detto "Costa").

    Nel 2005, i figli di Gaetano ("Brogna") residenti nella seconda metà della casa muoiono senza eredi diretti, Marco acquista quindi la loro metà dai nipoti (figli di una sorella trasferitasi in Piemonte).

    Michele Borghetti, figlio di Marco, mosso dalla passione per la cucina e l'ospitalità, decide di ristrutturare la parte in cui risiedevano i figli del "Brogna" e aprirvi nel 2021 un'osteria con l'aiuto della madre, Giovanna, cuoca esperta originaria di Mura (Val Sabbia) che ha ereditato la passione per la cucina e numerose ricette dalla madre Maria.

    Oggi Osteria Ca' de Coste è un punto di ritrovo per gli abitanti del paese e per chiunque voglia assaporare la cucina tradizionale e di montagna sentendosi come a casa.

    Poche e semplici le cose che l'Osteria vuole trasmettere a chiunque passi da questa casa: i sapori casalinghi delle valli bresciane e il calore della famiglia che percorre le sue mura da secoli.

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